(di Laura Valentini)
Inchieste su temi di cronaca che
usano il linguaggio del reportage e dell'approfondimento
giornalistico ma che al contempo possono fare da traino a temi
portanti del nostro tempo, come la pervasività della tecnologia
informatica o l'uso dell'intelligenza artificiale. È in sintesi
la cifra della nuova stagione di Petrolio, in onda su Rai3 in
prima serata per sei puntate dall'8 febbraio, sempre scritto e
condotto da Duilio Giammaria che per il debutto ha scelto di
approfondire 'il mistero del Bayesian' raccontando la 'Cronaca
di un naufragio', come recita il sottotitolo della puntata: si
tratta dell'affondamento del veliero britannico avvenuto
all'alba del 19 agosto 2024 al largo di Porticello in Sicilia.
Con un'inchiesta condotta tra Cambridge, Londra e Palermo si
ricostruisce l'incredibile carriera di Mike Lynch, magnate
britannico della tecnologia, armatore del veliero, perito nel
naufragio: "Lynch era uno scienziato, non solo un uomo d'affari
che aveva condotto in porto la vendita della sua società
Autonomy a Hewlett Packard per il più alto importo nelle
compravendite Gb-Usa, 11 miliardi di dollari" ricorda Giammaria
presentando la nuova edizione del programma insieme al direttore
Approfondimento Paolo Corsini. "Accusato di frode ed estradato
in manette negli Usa, aveva affrontato un processo, chiuso con
l'assoluzione quando le sue probabilità di vincere in un
processo federale erano dello 0,5%: invita i suoi amici in
crociera per festeggiare e muore nel naufragio, quando il suo
braccio destro e coimputato era stato investito e ucciso poche
ore prima mentre faceva jogging... Insomma pensare al complotto
era quasi naturale, ma alla fine dell'inchiesta ci siamo resi
conto che questa tesi non è sostenibile".
Le altre puntate, monografiche, di Petrolio, andranno in onda
con cadenza mensile, 'more or less' chiosa Giammaria, che con il
suo 'marchio' dal 2013 ad oggi "vanta il primato di essere
andato in onda su tutte e tre le reti generaliste Rai pur con le
modifiche che lo hanno reso sempre in linea con l'attualità e i
gusti del pubblico", ricorda Corsini per il quale il programma
"ha ancora grandi potenzialità. Si concentra su un argomento di
cronaca di grande attualità, spaziando dalla geopolitica
all'ambiente, alla cultura, con lo stile dell'inchiesta
giornalistica, supportata da dati e dal taglio divulgativo"
anche grazie a acquisti e coproduzioni con broadcaster e
produttori internazionali.
I sei speciali andranno in onda in prime time con
un'inchiesta diversa per ogni puntata, lunga circa due ore, per
la regia di Marco Bonfante: le date, dopo quella dell'8
febbraio, sono l'1 aprile, il 12 aprile, il 3 maggio, il 13
maggio e il 17 giugno. "Il problema non è la collocazione
singola" che spazia tra sabato e martedì, afferma Gianmaria, "ma
la parte produttiva; noi siamo un'industria e il salto tra
l'organizzazione per generi rispetto alle reti ha avuto un
impatto enorme". Ciò detto "quel che conta è come si produce un
programma e su questo fronte il lusso vero è avere il tempo per
lavorare", sottolinea l'autore di Petrolio che anticipa che al
centro di un'altra puntata della serie ci sarà il tema
dell'assuefazione ai social tra i più giovani su cui anche il
Papa ha lanciato un monito.
"Siamo certi che quella di Petrolio sia un'ottima offerta per
la prima serata di Rai3 in linea con la programmazione del
canale - dice Corsini -, per il resto siamo pronti a fare il
nostro meglio in base alle modalità organizzative che l'azienda
sceglie come migliori".
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