Dalle novità su Unabomber, le cui indagini sono state riaperte, raccontate in studio assieme a una delle vittime al caso di Manuel Bortuzzo, il campione di nuoto ferito a Roma il 3 febbraio 2019 per uno scambio di persona. Dal cold case che attende giustizia di Rosalia Molin e Paola Costantini, scomparse il 27 ottobre del 1991, alla scomparsa delle gemelline Alessia e Livia Schepp. Torna in prima serata su Rai2 la quarta stagione di Detectives - Casi risolti e irrisolti, il programma true crime condotto da Pino Rinaldi realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato in onda da giovedì 20 febbraio alle 21.30.
"Il true crime - dice Paolo Corsini, Direttore Approfondimento Rai, alla conferenza stampa di presentazione - è uno dei generi narrativi più seguiti dal grande pubblico di tutto il mondo, anche online. La Rai investe moltissimo su questo genere con tanti programmi diversi e di successo ed è un settore in cui la Rai è leader e ci distinguiamo per tono e stile narrativo. La Rai offre uno stile giornalistico e non sensazionalistico, con una narrazione attenta dei fatti, con l'apporto di esperti, in contatto diretto con le forze dell'ordine e la magistratura. Un prodotto che molti tentano di imitare ma non penso che ci riescano". Corsini in apertura ricorda l'appello della premier Giorgia Meloni ai prefetti e ai questori d'Italia "a lavorare tutti assieme e in sinergia per affrontare le complesse sfide della società contemporanea" per spiegare lo spirito e la visione di uno dei programma di punta di Rai Approfondimento: "Lavorare assieme e in sinergia tra Polizia e Servizio Pubblico. E non dimentichiamo il ruolo fondamentale della Rai nel sensibilizzare la collettività sui fenomeni criminali". Secondo Corsini "Pino Rinaldi propone uno stile sobrio, di inchiesta giornalistica e con rispetto estremo per le vittime e le loro famiglie. Molti tentano di imitarci ma non ci sono riusciti. La nuova collocazione in prime time è il giusto riconoscimento di tanti anni di lavoro". Sarah Scola, vice questore della Polizia di Stato presente in ogni puntata, spiega di essere convinta che "come diceva il maestro Ezio Bosso la musica si può fare in un solo modo: assieme. Così anche la sicurezza si può fare solo con la collaborazione tra forze dell'ordine e cittadini". E aggiunge come un programma di questo tipo fa vedere non soltanto "quello che facciamo ma soprattutto quello che 'sembra' non facciamo. A volte - sottolinea Scola - capita che un'indagine sembra che sia arrivata a un punto morto. La gente non ha notizie nuove e ha l'impressione che la polizia si sia fermata e non stia facendo nulla. In realtà sono proprio quelli i momenti in cui magari si stanno battendo più piste, si sentono nuovi testimoni, si stanno raccogliendo elementi utili con 'ostinata determinazone'. E in ogni puntata emerge non solo la competenza degli investigatori ma anche il loro lato: il dolore davanti a scene del crimine drammatiche, la delusione quando non si arriva a una svolta, il nostro lavoro è una scelta continua".
"Certe ferite non sono mai chiuse ed è per questo che torniamo a raccontare queste storie" dice Rinaldi che ricorda l'importantissima presenza degli esperti. "Non vogliamo fare un talk - aggiunge -, mi ritengo un narratore più che un conduttore e per questo ci affidiamo a detectives, questori, esperti che hanno vissuto questo tipo di esperienza. Quello che abbiamo capito in questi anni è che certi delitti vanno compresi a più livelli, anche quello sociologico e antropologico".
Confermata la presenza anche in questa edizione di due eccellenze in ambito criminologico e accademico: Anna Maria Giannini (cattedra in Criminologia Forense) e Arije Antinori - (cattedra in Criminologia e Sociologia della Devianza), presso l'Università La Sapienza di Roma. Insieme a loro in ciascuna puntata ci saranno anche i magistrati Valerio De Gioia e Ines Pisano per approfondire gli aspetti giuridici dei casi raccontati.
Il pubblico come nella scorsa edizione potrà entrare in contatto con programma fornendo spunti o elementi utili alle indagini dei casi trattati, utilizzando l'e-mail [email protected] e la segreteria telefonica 0620199272.
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