Azimut ha chiuso l'esercizio 2024
con una raccolta netta di 18,3 miliardi di euro e utile netto
intorno ai i 600 milioni di euro. Lo si legge in una nota in cui
vengono indicati per il 2025 una raccolta netta di 10 miliardi
e un utile netto compreso tra 400 milioni a 1,25 miliardi a
seconda che la 'Tnb' ossia la banca tecnologica sia approvata.
Secondo il presidente Pietro Giuliani la raccolta del 2024 "è
quasi il doppio di quella dei nostri migliori concorrenti, e
probabilmente in posizione apicale considerando tutti gli
operatori di asset management in Italia".
"Azimut - spiega l'amministratore delegato Alessandro
Zambotti - vanta una solida performance negli ultimi 5 anni,
durante i quali i target di utile netto sono stati regolarmente
centrati o ampiamente superati, a testimonianza della resilienza
e della solidità finanziaria del nostro gruppo". Un risultato
che, a suo dire "è frutto di una gestione attenta e disciplinata
che ci ha consentito, tra l'altro, di ripagare interamente il
prestito obbligazionario da 500 milioni di euro entro la
scadenza, di azzerare il debito, e di intraprendere
significativi investimenti in operazioni di fusioni e
acquisizioni strategiche".
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