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Verona, a gennaio imprese prevedono 9.600 assunzioni (-6%)

Verona, a gennaio imprese prevedono 9.600 assunzioni (-6%)

Dati Excelsior-Unioncamere, stima 30mila entrate nel trimestre

VERONA, 13 gennaio 2025, 12:36

Redazione ANSA

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Sono 9.600 le entrate programmate dalle imprese della provincia di Verona nel mese di gennaio, in calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024, e 29.980 nel primo trimestre. I dati emergiono dal report mensile del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che analizza le tendenze del mercato dell'occupazione per le imprese dell'industria e dei servizi. Lo riferisce la Camera di Commercio di verona.
    Le imprese che prevedono assunzioni a gennaio sono il 18% del totale. Il 72% delle entrate sarà a termine (tempo determinato o altri contratti a durata predefinita), si concentreranno per il 68% nel settore dei servizi, per i quali si registra una flessione contenuta, -1% rispetto a gennaio 2024, mentre per l'industria la flessione è del 13% (470 unità in meno). Le imprese con meno di 50 dipendenti assorbiranno oltre la metà dei profili (il 56%). Il 32% interesserà giovani con meno di 30 anni, il personale laureato è richiesto nel 13% dei casi, per il diploma la percentuale sale al 28%, la qualifica o diploma professionale arriva al 39%.
    Il commercio rimane il settore che necessita del maggior numero di entrate (1.930 assunzioni programmate nel mese), seguito da alloggio e ristorazione e servizi turistici (1.080), servizi alle persone (1.060), logistica, trasporto e magazzinaggio (970) e costruzioni (830). Nel 51% dei casi le imprese prevedono di avere difficoltà a reperire i profili desiderati, mentre per il 59% delle assunzioni previste è richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
    Per Giuseppe Riello, Presidente della Cciaa "i dati evidenziano ancora una volta la difficoltà per le imprese di reperire profili qualificati in linea con i loro fabbisogni. È dunque necessario continuare a lavorare per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e promuovere un'alleanza scuola-lavoro, secondo un modello di collaborazione strutturato tra scuole e imprese".
   

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