Sono sempre più numerose le
tigri in India, Paese che ospita oggi tre quarti dell'intera
popolazione mondiale dei grandi felini, con 3.680 sul totale
globale di 5.000 esemplari. Lo rivela uno studio della rivista
«Science», secondo il quale
dall'inizio degli anni 2000, l'India è riuscita con successo
nell'obiettivo di estendere la presenza del felino a rischio di
estinzione nel suo territorio.
In particolare, negli ultimi 10 anni, l'India ha visto
raddoppiare il numero delle tigri, passate dalle 1.706 del 2010
alle 3,682 del 2022, secondo le stime della National Tiger
Conservation Authority. Il risultato si deve ad una politica
ambientale che le ha protette dai bracconieri, ne ha sorvegliato
gli habitat in modo che fossero disponibili prede sufficienti
per sfamarle, e ha messo in campo tutte le soluzioni possibili
per ridurre al minimo il conflitto tra le comunità umane e i
predatori. La ricerca afferma inoltre che varie comunità tribali
che vivono in prossimità delle riserve nazionali delle tigri
hanno ottenuto benefici economici grazie allo sviluppo
dell'ecoturismo.
"È opinione corrente che la densità abitativa sia un ostacolo
all'aumento della popolazione delle tigri", teorizza
Yadvendradev Jhala, esperto senior dell'Indian National Academy
of Sciences di Bangalore e leader del team che ha condotto la
ricerca. "Il nostro studio dimostra invece che il fattore più
importante non è la densità umana quanto l'attitudine delle
persone".
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