Da oggi al 13 giugno, alla
Gramma_Epsilon Gallery di Atene, si potrà visitare la prima
retrospettiva dedicata a Elisabetta Gut (Roma, 1934-2024),
artista italo-svizzera nota per la sua poesia visiva, gli
oggetti-libro e le potenti composizioni, il cui contributo
all'arte ha lasciato un impatto duraturo. Riunendo 70 opere
realizzate nell'arco di 60 anni, la mostra esplora le diverse
fasi della sua carriera, dai primi dipinti post-cubisti e
informali ai successivi collage, assemblaggi, sculture e
libri-oggetto. Attraverso un particolare linguaggio artistico,
Gut ha combinato immagini e testi in modi profondamente
significativi, incorporando materiali organici nelle sue
composizioni - fogli scritti a mano cuciti con filo di cotone e
foglie, spartiti musicali incorporati in semi, libri trasformati
in sculture o racchiusi in gabbie - le sue opere ci invitano in
un mondo in cui memoria, ritmo e materia si fondono in
un'armonia visiva. La mostra è organizzata con il patrocinio
dell'Istituto Italiano di Cultura di Atene.
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