La mostra "Art and War in the
Renaissance. The Battle of Pavia Tapestries", esposta presso il
Museo de Young di San Francisco, ha presentato per la prima
volta negli Stati Uniti l'intero ciclo di sette arazzi
monumentali che descrivono in dettaglio la battaglia combattuta
nel territorio di Pavia il 24 febbraio 1525 tra l'esercito
francese guidato dal re Francesco I e l'armata imperiale di
Carlo V, considerata da molti storici l'avvenimento che diede
inizio all'età moderna in Europa.
Gli arazzi, recentemente restaurati in Italia e provenienti
dalla collezione permanente del Museo e Real Bosco di
Capodimonte di Napoli, nell'allestimento del Museo de Young sono
stati accompagnati dai disegni preparatori conservati nel Museo
del Louvre di Parigi e da splendide armature e armi dell'epoca,
ugualmente provenienti dal Museo di Capodimonte.
Gli arazzi della battaglia di Pavia, realizzati con filati
d'argento e oro cuciti insieme a lane e sete preziose
provenienti da tutto il mondo, sono tra i capolavori della
produzione tessile fiamminga del Cinquecento. La serie di
Capodimonte costituisce un unicum per il tema che ne è oggetto:
per la prima volta infatti in un vasto ciclo d'arazzi viene
trattato un accadimento contemporaneo.
Per il finissage della mostra, il de Young Museum ha
organizzato, in collaborazione con l'IIC di San Francisco, un
simposio internazionale di due giorni, dal titolo "Art +
Propaganda in the European Tapestry", che approfondisce il tema
della ricostruzione storica di avvenimenti del passato
attraverso il ricorso a opere d'arte come gli arazzi, che ben si
prestavano a scopi celebrativi e di propaganda politica e
religiosa.
Al simposio hanno partecipano storici e studiosi dell'arte
dell'arazzo, fra cui gli italiani Francesca Borgo (University of
St Andrews), Alessandra Rodolfo (Musei Vaticani) e Lucia Meoni
(Accademia del Disegno di Firenze).
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