Presso le strutture del Coffee
Research Institute a Ruiru, in Kenya, si è tenuto l'evento
finale del progetto Arabika. Evento che ha visto la
partecipazione della Chargée d'Affaires dell'Ambasciata d'Italia
in Kenya, Lorenza Gambacorta, dell'onorevole John Mutunga,
presidente del Comitato agricolo e zootecnico dell'Assemblea
nazionale del Kenya, e di Collins Marangu, segretario del
Ministero dell'agricoltura e dello sviluppo zootecnico in Kenya
e di Valeria Buoninfante, Direttrice reggente dell'ufficio di
Nairobi dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
(Aics).
Finanziato dall'Italia con un investimento di 3 milioni di
euro, il progetto Arabika è stato sviluppato in partnership con
istituzioni keniane e implementato da un consorzio di
organizzazioni della società civile italiana (Cefa, Avsi ed
E4Impact), insieme a controparti keniane, come la Kenya
Agricultural and Livestock Research Organisation (Kalro) e il
Coffee Research Institute (Cri).
Da allora ha coinvolto sette contee (Meru, Nyeri, Murang'a,
Embu, Kiambu, Machakos e Bungoma), lavorando con 21 cooperative
e raggiungendo oltre 30 mila piccoli agricoltori. Oltre a
fornire investimenti strategici nel management delle cooperative
e nella tracciabilità del prodotto, il progetto ha portato alla
creazione di sette nuovi marchi di caffè keniani, rafforzando
l'intera filiera del caffè, dalla produzione all'accesso al
mercato. Nell'ambito dell'iniziativa, sono stati ristrutturati
sette laboratori del caffè, sono stati forniti sette eco-pulper
moderni e più efficienti, e sono stati tenuti corsi di
formazione per agricoltori, degustatori e responsabili delle
cooperative.
"Il progetto Arabika è un esempio della partnership tra Kenya
e Italia - ha affermato Gambacorta -, Combinando la ricca
tradizione del caffè del Kenya con l'esperienza dell'Italia
nella lavorazione e nell'innovazione, abbiamo creato un modello
di collaborazione che avvantaggia le comunità locali, garantendo
al contempo la competitività globale. L'Italia continuerà a
supportare il settore del caffè in Kenya attraverso la
modernizzazione di un "Coffee training centre", che sarà dotato
di un nuovo laboratorio e di macchinari moderni per la
tostatura, la macinatura e la degustazione del caffè,
nell'ambito del "Piano Mattei", la strategia italiana di
cooperazione con i Paesi africani".
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