(di Alessandra Baldini)
Dal corpetto trasparente e calze
a rete da icona sexy in Barbarella alla foto con l'elmetto tra i
mitra dei Vietcong, dalla tutina da regina dell'aerobica al
cappotto rosso comprato a saldo delle proteste per il clima a
Capitol Hill: Jane Fonda ha sempre fatto della moda un elemento
delle sue mille metamorfosi. L'ultima, a 87 anni, e dopo aver
fatto voto di non cedere mai più alle lusinghe dello shopping,
e' arrivata oggi: con la superstar di Hollywood protagonista
dell'ultima campagna Super Star di Golden Goose.
Nel 2019, dopo essersi trasferita a Washington per farsi
arrestare ogni venerdi sui gradini del Campidoglio, la due volte
Academy Awards (nel 1972 con Una Squillo per l'Ispettore Klute e
sette anni dopo con Tornando a Casa) aveva giurato che non
avrebbe piu' comprato capi di abbigliamento neppure per il
tappeto rosso degli Oscar. Questo l'avrebbe resa un'improbabile
testimonial per una marca di sneaker d'alta gamma, ma per Silvio
Campara, il Ceo di Golden Goose, la figlia di Jane Fonda era
l'unica scelta possibile, secondo quanto riporta oggi il New
York Times.
Jane aveva ceduto a una campagna pubblicitaria l'anno scorso
accettando di far da testimonial dei piumini Canada Goose in
nome del salvataggio degli orsi polari. "Di solito non faccio
campagne pubblicitarie perche' non mi piacciono molti brand. Ma
il mio manager ha detto che Golden Goose e' un'azienda
interessante, dalle pratiche responsabili. E a me piacciono le
loro sneaker", ha risposto l'attrice alla domanda della
columnist di moda del Times Vanessa Friedman del perche' avesse
accolto l'invito.
Simbolo di reinvenzione proprio come Jane Fonda che, nelle
sue incarnazioni, ha fatto anche da moglie al miliardario e
fondatore della Cnn Ted Turner, la Super-Star nasce 25 anni fa.
Frutto di un viaggio a Los Angeles, tra le strade di Venice
Beach, la sua estetica s'ispira alla cultura dello skate, ed e'
la corsa pazza di uno skater per portare le scarpe che Jane
avrebbe alla fine indossato che apre il video della campagna in
cui appaiono altre incarnazioni del brand: lo skateboarder
australiano Keegan Palmer, l'atleta paralimpico Alessandro
Ossola, il ristoratore italo-americano Joe Bastianich e la
fashion stylist Cristina Ehrlich.
Al New York Times Jane ha rivelato di esser stata una fan
delle Super Star ancor prima di venire coinvolta dall'azienda
veneziana: "Le avevo notate due anni fa quando giravo a Roma
Book Club: The Next Chapter. Mi piace la combinazione di sneaker
con i luccichini e un abito molto strutturato". E di avere
apprezzato, a cose fatte, che Golden Goose abbia puntato su una
donna anziana: "Ora che ci penso, e' bello. In realta' pero' non
mi sembra di essere vecchia, mi sento molto piu' giovane di
quando avevo 20 anni in tutte le cose che importano".
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