L'Ufficio dell'Alto Commissario
delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in Colombia, l'Ohchr, ha
reso noto il suo rapporto annuale sulla situazione nel Paese
sudamericano nel 2024 sulla violenza.
Secondo l'Onu sono state segnalate 89 stragi di cui l'Ufficio
dell'Alto Commissario ne ha verificate 72, il che rappresenta
una riduzione del 27% rispetto alla cifra informata nel 2023,
mentre nel 2024 sono stati assassinati 89 leader sociali, dodici
dei quali donne (in calo del 15% rispetto ai 12 mesi
precedenti).
Nelle 72 stragi confermate sono state uccise 252 persone, 214
uomini, 26 donne, 11 bambini e una ragazza. Di questi, sei erano
indigeni ed altrettanti afrodiscendenti.
Anche lo sfollamento è diminuito del 18% con un totale di
51.623 persone costrette a lasciare leloro terre, il 50% delle
quali erano indigene e afrodiscendenti.
Le Nazioni Unite hanno ricevuto 191 denunce di omicidi di
difensori dei diritti umani nel 2024, ma solo in 89 casi
l'Ufficio in Colombia ha potuto accertare un legame tra la morte
e il lavoro della vittima. "In 33 casi il carattere del
difensore è stato verificato ma non è stato possibile
determinare il legame causale dell'omicidio, e in 69 si è
ritenuto che non vi fossero informazioni conclusive", evidenzia
il rapporto diffuso oggi.
L'Ufficio dell'Alto Commissario ha suggerito che lo Stato
deve rafforzare "le autorità locali, indigene e afrodiscendenti
e le organizzazioni di base che resistono agli attori armati"
per "seminare" pace nelle zone dove la violenza si annida.
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