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Sanremo 2025, Olly vince il festival: 'E' assurdo ma è successo'. La finale incassa 13,4 milioni di ascolti con il 73.1%

Sanremo 2025, Olly vince il festival: 'E' assurdo ma è successo'. La finale incassa 13,4 milioni di ascolti con il 73.1%

Al secondo posto Lucio Corsi, al terzo Brunori Sas, al quarto Fedez, al quinto Simone Cristicchi. Proteste per Giorgia e Achille Lauro fuori dalla top five

16 febbraio 2025, 11:52

dell'inviata Angela Majoli. Foto di Ettore Ferrari

ANSACheck
Olly - RIPRODUZIONE RISERVATA

Olly - RIPRODUZIONE RISERVATA

La finale del festival di Sanremo ha ottenuto un ascolto medio, in termini di total audience, dalle 21.23 all'1.59, di 13 milioni 427mila telespettatori pari al 73.1% di share.

Il picco di ascolto in termini di share, pari all'87.3%, è stato raggiunto all'1.56, al momento della proclamazione della vittoria di Olly. In valori assoluti il picco è stato registrato alle 22.09, con 16 milioni 700mila spettatori davanti a Rai1 nel momento in cui Carlo Conti e Alberto Angela presentano l'esibizione di Francesco Gabbani. 

Nella quarta serata il festival aveva raccolto in media 13 milioni 575mila pari al 70.8% di share; nella terza 10,7 milioni con il 59,8%; nella seconda 11,7 milioni con il 64,5%; nella serata di esordio 12,6 milioni pari al 65.3%. I dati si riferiscono alla total audience, che calcola - oltre alla fruizione televisiva tradizionale - anche la visione in diretta su pc, smartphone e tablet.

Nel 2024 la serata finale del festival aveva ottenuto in media - in base ai dati Auditel riferiti però soltanto alla fruizione tv tradizionale - 14 milioni 301mila telespettatori pari al 74.1% di share. 

"La media di ascolto di questa edizione del Festival è stata di 12.5 milioni di spettatori con il 67.1% share. È l'edizione più vista dal 2000 ad oggi. In termini di share il risultato più alto di sempre". A segnalarlo su X è Giancarlo Leone, storico dirigente Rai di lungo corso, già responsabile di cinque festival di Sanremo e oggi tra gli autori dell'edizione 2025. 

È Olly il vincitore del Festival di Sanremo 2025: il giovane cantautore genovese, 23 anni, si impone con il brano Balorda nostalgia, che ha scritto e composto insieme a Pierfrancesco Pasini e JVLI, con cui collabora da tempo e che ne ha curato anche la produzione. "È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all'orchestra, a voi", commenta a caldo l'artista, premiato con il 31% del televoto. Ciao ma', ciao pa', è assurdo ma è successo".

Al secondo posto Lucio Corsi, con Volevo essere un duro, l''alieno' e insieme la rivelazione di questo festival. Sul terzo gradino del podio un altro cantautore, Brunori Sas, al suo esordio a Sanremo con L'albero delle noci. Quarto Fedez con Battito, quinto Simone Cristicchi con Quando sarai piccola.

Fuori dalla top five - tutta al maschile - Giorgia, sesta, e Achille Lauro, settimo: risultati che stravolgono i pronostici e vengono accolti da fischi all'Ariston e proteste sui social. A Cristicchi vanno anche il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, assegnato dai maestri dell'orchestra, e quello della sala stampa radio tv Lucio Dalla; a Brunori Sas anche il premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Il premio della critica Mia Martini va a Corsi. Giorgia riceve il premio Tim - La forza delle connessioni e si commuove: "Hai vinto" le urla il pubblico in sala. "È la vera vittoria" le dice Carlo Conti. "Dopo tutti questi anni ha valore inestimabile. Non so se lo merito ma vi ringrazio con tutto il mio cuore", conclude piangendo.

 

Il festival della normalità e della "pacificazione del Paese" celebra l'atto finale dopo aver messo a segno il 70.8% di share, record di sempre, nella serata delle cover, in una serata che intreccia dediche, lacrime, abbracci, messaggi di fiducia per i giovani e omaggi alle mamme.

Apre Gabry Ponte: accompagnato sul palco dal corpo di ballo, trascina l'Ariston con Tutta l'Italia, nuovo jingle-tormentone del festival.

Il superospite è Antonello Venditti, che riceve il premio alla carriera e fa pace con il festival, un palco con cui non si è mai confrontato in gara: "Il miracolo lo ha fatto Carlo: la notte di Natale è andato in una chiesa, ha trovato dei ragazzi che cantavano Stella e mi ha mandato il filmato. Io ho pensato che era un segno del destino. Mi trovo veramente bene qui, devo dire, non sono ostile, sono inclusivo. È un altro step della mia storia che non finisce: il passato deve portarci a un futuro di speranza, più bello di quello che stiamo vivendo. Vivere vuol dire soffrire, lottare per un'idea, morire, cadere, alzarsi, chiedere scusa, questa è la vita". Regala al pubblico Amici Mai e Ricordati di Me, ed è subito karaoke e ovazione con i braccialetti luminosi in platea.

 

Chiuso il glass del Dopofestival, Alessandro Cattelan, in total white, ha portato all'Ariston ciò che resta della statua di Conti, "solo il braccio e la cartelline con la scritta Sanremo 2025: ti serve per dire 'dai dai'". Ma non c'è bisogno perché il direttore artistico, nominato da Roberto Benigni ministro dei Trasporti in pectore, orologio alla mano, spacca come al solito il minuto in scaletta. Alessia Marcuzzi, fasciata in un lungo e accollato abito nero che le lascia però scoperta tutta la schiena, poi in rosso, ha bisogno di contatto fisico per sentirsi a casa: abbraccia Conti, poi Mara Venier seduta in platea e una persona del pubblico scelto a caso, salutando il figlio Tommaso.

 

In un'edizione 'casa e famiglia' Francesca Michielin canta Fango in Paradiso e poi, emozionata, ringrazia la mamma, per la prima volta all'Ariston, Bresh rischia di scivolare prima di cantare La tana del granchio, poi manda un bacio alla sorella Chiara; Rocco Hunt si scatena con Mille Vote Ancora, poi scende tra il pubblico e bacia la mamma Alfonsina. Anche Cattelan si lascia contagiare: "Ciao baby, io mamma la chiamo così". Marcella Bella dedica invece il messaggio di empowerment di Pelle Diamante "a tutte le donne". Kekko Silvestre dei Modà omaggia Cash, l'amico scomparso due anni fa, puntando l'indice sul cuore alla fine del brano Non ti dimentico. Fedez manda un pensiero a Fausto Cogliati.

Sul palco la testimonianza di Edoardo Bove, il 22enne centrocampista della Fiorentina operato per l'applicazione di un defibrillatore dopo un malore in campo: "In questo momento mi sento incompleto, vuoto, come se mi mancasse qualcosa", sottolinea. "Voglio ringraziare tutti voi, è un affetto che mi è arrivato in modo particolare, al di là dei colori, delle bandiere, delle squadre". Bove si ritiene "fortunato, per come sono andate le cose: tutto nel posto giusto al momento giusto, in 13 minuti ero in ospedale", per questo testimonia "l'importanza del primo soccorso".

 

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